Comunicati stampaEventiNotizie

Quest’anno si celebra il 50° anniversario di diritto di voto alle donne in Svizzera. Quello compiuto nel 1971 è stato un passo importante, ma di strada da fare verso la parità di genere ce n’è ancora molta e a tutti i livelli. Perché non basta poter votare per essere alla pari, ma serve un’equa ripartizione dei compiti tra uomini e donne – sia lavorativi, che familiari, ma anche politici e sociali. Per ottenere ciò sono quindi necessarie un’equa rappresentanza in tutti i campi e la messa in atto di tutta una serie di misure favoriscono parità di genere.

In Ticino nella maggior parte dei Municipi e dei Consigli comunali le donne sono sottorappresentate e le misure messe in atto a favore della parità sono spesso carenti e lasciate in secondo piano. Così, in vista delle prossime elezioni comunali del 18 aprile, il Coordinamento donne della sinistra ha stilato l’Agenda femminista per i Comuni – un elenco di priorità per favorire la parità a livello comunale. Nell’elenco sono presenti 21 punti che toccano temi di amministrazione, finanze, sanità, socialità, cultura, spazio pubblico, territorio e sicurezza con una perspettiva femminista. Per buona parte delle priorità sono inoltre presenti anche degli esempi di atti parlamentari che le elette e gli eletti potranno scaricare ed adeguare per potare le proposte nel proprio Comune.

L’Agenda è stata presentata pubblicamente il 6 marzo alle 17:00 tramite una videoconferenza, durante la quale Lisa Boscolo (Consigliera comunale di Bellinzona), Lea Ferrari (Municipale di Serravalle), Françoise Gehring (Municipale di Mendrisio) e Cristina Zanini Barzaghi (Municipale di Lugano) hanno condiviso alcune delle loro esperienze comunali in ambito di parità. La serata è stata brevemente introdotta dalla co-presidente del Coordinamento donne della sinistra, Nancy Lunghi e moderata dalla Granconsigliera Cristina Gardenghi.

Ecco il video

Volantino