Il 7 marzo voteremo sull’iniziativa contro la dissimulazione del viso, detta anche iniziativa contro il burqa. In discussione vi è il divieto per le donne di portare il niqab o il burqa in tutta la Svizzera. L’iniziativa è venduta come una lotta contro l’ideologia dettata dall’Islam e per la libertà delle donne. Ma la realtà è diversa. Così facendo si alimenta la paura nei confronti di una religione che con il burqa o il niqab non ha nulla a che vedere, facendo dimenticare che i problemi delle donne sono altri e ben più urgenti. Si aiutano le donne parificando i salari, riducendo i costi degli asili-nido, migliorando il congedo maternità e parentale, aumentando la protezione contro le violenze nei loro confronti. Ma il pericolo è che dietro a questa proposta legislativa si nasconda l’ideologia xenofoba che strumentalizza un indumento di una cultura tradizionale, una scelta consapevole delle donne. Il divieto di indossarlo è pericoloso tanto quanto l’obbligo a portarlo: due facce della stessa medaglia che ledono alla libertà di scelta della donna.
Gülsüm Demirci
Articolo pubblicato in data 10.02.2021 su LaRegione