Le voci che si oppongono alla modifica sulla legge federale sull’assicurazione AVS assumono diverse sfumature. Fra queste, la più forte è quella contraria alla principale misura proposta, l’innalzamento del pensionamento a 65 anni per le donne. Vi è inoltre l’aumento dell’IVA, strettamente associato all’AVS.
Due sono quindi i progetti di legge che ben illustrano i legami tra la pratica politica del nostro Governo e il neo-liberismo. La filosofa Nancy Fraser afferma infatti che le ingiustizie sono legate tra loro, come si può leggere nell’edizione del CdT dello scorso 11 agosto. Fraser parla di “..dimensioni dell’ingiustizia legate tra loro, pur non in maniera lineare e riconducibili al sistema sociale capitalista. Un sistema che separa la sfera economica dalla sfera della vita, culturale, dove c’è gerarchia di valori…”
La cultura patriarcale, è risaputo, segna ancora le nostre vite. Il padronato, il cui obiettivo prioritario è quello di fare profitti, cavalca questa cultura e pratica, senza pudore, la disparità salariale.
La maggioranza del Parlamento rispecchia i rapporti sociali e vota quindi, senza ripensamenti, leggi che penalizzano le donne, in nome della parità di genere. Una parità molto strabica che non riconosce il lavoro che le donne fanno nelle loro case, con le figlie e i figli, i genitori anziani. Stando alla pubblicazione dell’Ufficio Federale di Statistica dell’11.12.2017, nell’anno 2016 il lavoro di cura non remunerato è stato di 408 miliardi di franchi, lavoro quasi interamente svolto dalle donne. E’ una cifra che supera di gran lunga il lavoro remunerato.
L’aumento dell’IVA non è altro che una tassa antisociale che colpisce duramente il potere di acquisto delle persone più modeste, tra le quali vi sono molte donne, mentre è indolore per quelle benestanti e ricche.
Due NO a queste due proposte significa sia opporsi alle discriminazioni contro le donne ma vuol dire anche rifiutare il potere della politica del sistema neo-liberista sulla nostra vita.
Di Gülsüm Demirci, Lugano
apparso sul Corriere del Ticino del 13.09.2022