Il Coordinamento donne della sinistra invita a partecipare alla manifestazione convocata dal Comitato unitario per una nuova politica migratoria in Svizzera del 14 ottobre 2017 a Bellinzona, Viale Stazione – ore 15:00.
Scarica il volantino: volantino generale manif 14.10.2017
Negli ultimi anni la popolazione straniera ha subito e sta subendo una forte pressione sociale e politica che criminalizza lo straniero e che lo espone ad un ricatto senza via di uscita, obbligandolo ad accettare la sua condizione di sfruttato. Il lavoro precario si è trasformato in esistenza precaria. Chi non si adegua deve essere eliminato e chi non è più produttivo va cacciato. Dopo aver sottratto agli stranieri i diritti sociali più basilari, li si vuole privare ora anche dei diritti civili: nessuna libertà di critica, nessuna libertà di parola. Nessun diritto a reagire davanti ai soprusi e alle ingiustizie. Gli stranieri devono subire, ubbidire e tacere. Devono restare totalmente invisibili.
Noi però non possiamo più tacere: abbiamo il dovere di togliere dall’ombra la condizione dei migranti. Non si può più proseguire sulla strada dell’esclusione e del respingimento: oggi l’imperativo che deve guidare la politica migratoria deve essere ancorato ai principi di accoglienza, solidarietà e responsabilità. Dobbiamo lottare per un cambiamento radicale, per salvaguardare il diritto di tutte e di tutti alla parità di trattamento e alla non discriminazione, affermando il diritto al lavoro, alla casa, alla famiglia, alla scuola e alla salute. Dobbiamo lottare contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e l’arretramento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Bisogna opporsi a tutte le politiche che favoriscono l’espulsione dalla Svizzera per i disoccupati e per coloro che a causa di questo sistema di forte precarizzazione vengono esclusi dal mondo del lavoro.
Dobbiamo far sentire la nostra voce per chiedere la fine della chiusura delle frontiere, la fine dei respingimenti, la fine delle politiche di controllo e persecuzione dei richiedenti l’asilo.
Con il pretesto di escludere gli stranieri da determinati diritti, si prepara il terreno per un futuro attacco ai diritti sociali di tutti. Nessuno può sentirsi al sicuro.
Rompiamo il silenzio. Mobilitiamoci per i nostri diritti, mobilitiamoci per il cambiamento!
Sì all’inclusione, no alla precarizzazione.