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Pelin Kandemir Bordoli da oggi è la presidente del Gran Consiglio ticinese, la quinta prima cittadina donna e la terza socialista, la prima nata dopo il suffragio femminile concesso in Svizzera nel 1971. Sarà la prima cittadina durante i festeggiamenti per il 50 anni del diritto di voto alle donne in Ticino che anticipava di due anni quello federale.
Una giovane donna cresciuta politicamente anche con le molte compagne nel comitato del Coordinamento donne della sinistra, che si è fatta apprezzare per le qualità politiche e la grande generosità umana. Quando è entrata nel giovane comitato era una liceale sorridente e molto seria nello svolgere i compiti politici che via via si assumeva con grande impegno. Pelin è anche una storia di migrazione che arricchisce di profondità le riflessioni sulla parità e sulla scelta di stare con i più vulnerabili della nostra società. Seppur negli anni gli impegni politici sono inevitabilmente aumentati (Direzione PS, vicepresidente del partito, granconsigliera, presidente della Commissione della gestione), così come le sfide professionali, il legame politico e di amicizia è sempre restato fecondo trasformandosi in atti parlamentari e lavoro politico. Una donna capace con eleganza di muoversi in una politica sempre più gretta e violenta, un modo femminile di trovare soluzioni praticabili partendo sempre dal rispetto di tutti, ma anche una convinta caparbietà per la giustizia, come è stato per il ricorso al Tribunale federale contro l’amnistia fiscale cantonale, che oltre a essere stato vinto, ha portato 200 milioni alle casse cantonali.
Pelin Kandemir Bordoli grazie alla sua schiettezza, come pure al lavoro sul campo, si è anche guadagnata rispetto e riconoscimento da parte degli avversari politici e forse proprio per questo anche qualche nemico. Le poche donne che fino ad oggi hanno assunto l’incarico di prima cittadina avevano tutte profili simili: combattive, impegnate sul fronte della parità, instancabili lavoratrici della politica, leali politiche ma anche libere nei loro giudizi. Per le donne oggi è un giorno speciale, la nostra prima cittadina ci rappresenterà al meglio per tutto l’anno e noi siamo orgogliose di lei.

Coordinamento donne della sinistra, 7 maggio 2018