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Visto che tra le nostre socie si è avviata una discussione sull’iniziativa cantonale per la separazione tra stato e chiesa, pubblichiamo qui la lettera di Sonja Crivelli apparsa sui quotidiani, quale contributo alla discussione:

Ha avuto inizio la raccolta di firme dell’iniziativa che propone la neutralità dello Stato del Canton Ticino di fronte alle Chiese.

Lo Stato laico non è la negazione delle religioni ma è sinonimo di rispetto di ogni credo religioso e di ogni ideologia, quindi di ogni convinzione. Essere per uno Stato laico non significa  essere anticlericale ma essere a favore della piena indipendenza di pensiero di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Lo Stato laico è altamente democratico perché considera tutte e tutti allo stesso livello, senza elargire fondi e sostegno a taluni e non ad altri.

La laicità non è infatti fine a se stessa ma diventa strumento di rispetto delle culture di tutte e tutti, della loro libertà individuale.

In uno Stato laico, la scuola è pure laica, neutrale di fronte alle religioni. E’ una scuola veramente pluralista perché non vi sono differenze tra coloro che frequentano l’ora di religione e chi non le frequenta.

Questa scuola rende più facile il percorso delle giovani e dei giovani verso una società più tollerante.

La democrazia, la giustizia sociale e la parità delle persone di fronte alle istituzioni si costruiscono con maggior determinazione e nel pieno dei loro valori in uno Stato laico.

L’iniziativa va sostenuta perché non minaccia nessuna e nessuno ma sancisce il rispetto di tutte e tutti.