
Manifestazione Parità Berna 7 marzo 2015
Dopo il tentativo del parlamento federale di non includere le modifiche della Legge federale sulla parità nel programma di legislatura, il progetto di modifica è stato esaminato dalla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura (CSEC) del Consiglio degli Stati. Sebbene le modifiche proposte dal Consiglio federale sono da considerarsi molto timide, rispetto alla portata delle discriminazioni salariali che ancora oggi le donne subiscono, si fatica a far decollare il nuovo disegno di Legge. Il Comunicato stampa del CSEC – CS dichiara “la Commissione propone alla sua Camera con 7 voti contro 1 e 4 astensioni di approvare il disegno di modifica della legge federale sulla parità dei sessi (17.047 s). Ha tuttavia apportato alcuni ritocchi rispetto al disegno del Consiglio federale, fra cui l’obbligo per le imprese con oltre 100 dipendenti di effettuare un’analisi sulla parità salariale. Una minoranza si allinea invece al Consiglio federale e chiede di mantenere la soglia minima a 50 lavoratori.”
Anche su altri punti delle proposte di modifica la Commissione non ha trovato un accordo, se non di stretta maggioranza.
“La maggioranza ha inoltre deciso (7 voti contro 6) di esonerare le imprese da un’ulteriore analisi, qualora l’analisi sulla parità salariale riveli che quest’ultima è rispettata. Aderendo alla proposta del Consiglio federale, una minoranza intende obbligare le imprese interessate a eseguire una simile analisi ogni quattro anni. A questo proposito la maggioranza propone alla sua Camera di introdurre una clausola di temporaneità e di limitare in tal modo a 12 anni la durata di validità delle disposizioni riguardanti l’analisi sulla parità salariale.”
Si intuisce che in parlamento ci sarà battaglia. Per questo noi continuiamo a lottare e far sentire la nostra voce corale. L’otto marzo vieni anche tu a Bellinzona con la tua voce e la volontà di giustizia.