Il Gruppo di lavoro Vivere senza violenza ha preso atto delle modifiche decise ieri, 18 settembre 2018, dal Consiglio Nazionale per quanto riguarda le misure di protezione delle vittime di violenza. Un passo avanti importante per lottare contro la recidività degli atti di violenza in ambito domestico, come pure per proteggere da comportamenti persecutori donne (e uomini) spesso a rischio dell’incolumità fisica e dell’integrità psicologica.
La violenza domestica è una situazione che crea una profonda sofferenza a tutte le persone che la vivono, direttamente o indirettamente (come ad esempio i figli e le figlie che vi assistono), e comporta anche importanti costi sociali, economici e sanitari.
Le misure adottate sono un primo passo nella giusta direzione, tuttavia sarà importante continuare a sollecitare una riflessione che metta al centro azioni di prevenzione (articolo 14 della Convenzione di Istanbul sull’educazione) e di coordinamento di misure nazionali (ad esempio il numero verde, protocolli chiari di intervento per il personale sanitario, formazione specifica degli addetti in ambito giudiziario, ecc.). Sarà inoltre fondamentale garantire un sostegno finanziario maggiore alle case di protezione delle vittime e alla consulenza e terapia degli autori.

Ricordiamo che il Gruppo di lavoro Vivere senza violenza è nato dalla volontà di diverse associazioni e enti pubblici nel 2017 per informare e sensibilizzare sul fenomeno della violenza domestica. Il Gruppo ha promosso il sito internet www.viveresenzaviolenza.ch e, in collaborazione con il CISA, ha prodotto lo spot “Basta un passo” trasmesso nel corso del mese di marzo 2018 sul canale televisivo di RSI. La diffusione sarà replicata anche in occasione del prossimo 25 novembre 2018, Giornata internazionale contro le violenze sulle donne. Il gruppo sta inoltre sviluppando altri strumenti di comunicazione e sensibilizzazione.

 

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del Gruppo di lavoro Vivere senza violenza, 19.9.2018