J'accuseNotizie

Girano in questi giorni nei bar del bellinzonese, ma probabilmente di tutto il Cantone, delle bustine di zucchero con un messaggio agghiacciante

“AAAA Psicopatico assassino cerca ragazza per relazione breve”.

Dovrebbe per caso farci ridere?  Non abbiamo umorismo.

Dal sito stopfeminizid.ch possiamo leggere che a oggi 2023 sono stati 12 i femminicidi e 3 i tentativi. In questa lista non figura il recente omicidio in Vallemaggia la cui matrice patriarcale è la medesima dei femminicidi .

Quindi non fa ridere, anzi provoca rabbia, indignazione e un certo sconforto dopo più di 40 anni dall’iscrizione nella Costituzione federale della parità tra i sessi, a più  di 30 anni dal primo grande sciopero delle donne, a 25 dalla Legge federale della parità e dopo due recenti scioperi femministi, del 2019 e 2023.

La Convenzione di Istanbul contro ogni forma di violenza su donne e ragazze e violenza domestica, sottoscritta anche dal nostro Paese, indica chiaramente come stereotipi di genere e pregiudizi impediscano la costruzione di relazioni equilibrate nel rapporto tra i sessi e rafforzano forme di oppressione e violenza nei confronti delle donne.

Ma bustine di zucchero come quelle distribuite, non solo rafforzano stereotipi inaccettabili, ma banalizzano il femminicidio in modo brutale giustificando la cultura della sopraffazione, dello stupro e della violenza maschile.

Per questo chiediamo:

– ai ristoratori di non aggiungere amarezza al caffè,

– ai produttori, che non sappiamo chi siano, di rititare i lotti distribuiti,

– ai produttori e ai ristoratori di rifiutare in futuro di rendersi complici di messaggi conniventi con la cultura del femminicidio e del sessismo.

Infine chiediamo ai produttori e ristoratori che finanzino una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione distribuendo  bustine di zucchero con indicato i numeri di emergenza in caso di violenza fisica, psichica, sessuale e economica, di ogni forma di persecuzione e controllo sulle donne e ragazze. 

Restiamo a disposizione per elaborare messaggi idonei a una campagna di questo tipo.

Non servono proclami per combattere la violenza, ma atti concreti e consapevoli.